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Quando qualche anno fa ho ritrovato le sessioni di registrazione di Lingua Ferita, ho pensato di dargli una nuova vita, chiedendo a Fritz e Dj Craim di produrre dei beat costruiti appositamente. Probabilmente se li avessi coinvolti all’epoca, il disco sarebbe venuto così, e io sarei stato felicissimo che a farlo fossero due fra i miei migliori amici, oltre che fra i miei produttori preferiti.
Il disco era pensato per essere ascoltato tutto d’un fiato, un lungo viaggione lisergico.
C’era però una cosa che non mi tornava nel rimettere mano ad un lavoro di così tanti anni fa: seppure molte delle tracce risultino ancora attuali, c’era un pezzo, “Il caimano”, che non avrebbe avuto senso riproporre ora, per ovvie ragioni. All’epoca registravamo ogni sessione su CD prima di uscire dallo studio. Forse quella sera eravamo sollevati dal fatto di aver finito tutto e siamo andati a festeggiare da qualche parte, fatto sta è andata persa del tutto solo quella registrazione: questo ha risolto la questione del Caimano sul nascere.
Va detto che io, come voi, sono affezionato alla prima versione del disco, ma per un sacco di ragioni (strumentali, sample di film, palle varie…) questo lavoro non è mai stato ufficialmente facile da reperire. Mi hanno chiesto dei brani per gli scopi più disparati, persino per un film, ma era impossibile darglieli. D’altronde quando sei un ventenne incazzato, frustrato, che cerca la sua strada e che crede ancora che le cose si possano cambiare, e per questo decidi di urlare al mondo quello che senti, lo fai e basta, mica pensi al copyright e alla distribuzione. E soprattutto non ti poni troppi problemi, dove arriverà quella musica, che strada faranno quelle canzoni negli anni a venire. Un giorno però mia figlia mi ha chiesto perché non si trovassero le mie canzoni, e mi è scattato qualcosa. Non ho mai preso sul serio la possibilità di fare musica nella vita, ma il rap, quello si che l’ho preso sempre seriamente. Mi ci sono rotto la testa su quelle strofe, ho preso appunti con coltello fra i denti mentre ero impegnato a diventare me stesso. Una grossa parte di quel periodo della mia vita è riassunto in quei testi.
Lingua Ferita compie vent’anni nell’aprile 2025.
Rappresenta l’esigenza di un ragazzo di venticinque anni di dire le cose in maniera libera, immediata, senza filtri.
Porta gli anni che ha forse, ma gli abbiamo dato una gran lucidata.
Ora può essere ascoltato finalmente ovunque, soprattutto da chi non lo aveva mai sentito.
Buon ascolto.
TRACKLIST
A1. Il Tuo Fottuto Nome
A2. Laphroaig
A3. Quale Forza
A4. Quale Ordine
A5. Conta I Lividi (feat. El Rae Reale)
B1. Lingua Ferita
B2. Svegli Davvero
B3. Vale La Pena
B4. Questioni (feat. El Rae Reale)
B5. Il Caimano
PLEASE NOTE
Vinyl previews are digital mock-ups, final product may differ from this preview.